La sosta natalizia offre alla United Borgoricco Campetra l’opportunità di tracciare un accorato bilancio di questi primi mesi di lavoro.
La parola va dunque al presidente Massimo Poliero, a cui abbiamo chiesto una disamina a 360 gradi del percorso tracciato dalla nuova società.
«Direi che il bilancio è assolutamente positivo. L’obiettivo iniziale era quello di conoscerci e di creare le condizioni per lavorare al meglio tutti insieme. È nato un bellissimo gruppo, che ha imparato a conoscersi e a collaborare in modo costruttivo e passionale. La nostra priorità è mettere gli atleti, gli allenatori e gli staff nelle condizioni di dare il massimo: direi che ci stiamo riuscendo».
Partiamo dalla prima squadra: cosa si può dire del cammino dei ragazzi?
«Stiamo facendo molto bene, affermandoci come la vera “mina vagante” del girone. Abbiamo una rosa di assoluta qualità e un gruppo molto coeso, in cui i nuovi arrivati si sono subito inseriti alla grande. Ci sono ventidue titolari, e non è una frase fatta: chi è in panchina non si lamenta e quando entra fa sempre la differenza. Segno che si lavora bene. Merito di un mister molto bravo e di un direttore sportivo che ha ulteriormente completato la rosa con altri innesti di primo livello. Siamo pronti a giocarci queste ultime tredici giornate con l’intento di restare in alto e allungare la serie positiva».
Capitolo settore giovanile: una realtà dai numeri incredibili, che sta crescendo a vista d’occhio e promette davvero tanto in prospettiva.
«Le tre squadre regionali stanno facendo bene e occupano stabilmente la zona alta della classifica. Al netto dei risultati, comunque, siamo consapevoli che questo è un anno propedeutico alla stagione che verrà. Stiamo gettando le basi di un futuro importante e la stessa affiliazione con l’Atalanta è motivo di enorme orgoglio: i nostri allenatori sono già andati diverse volte a Bergamo e abbiamo pure già organizzato in sede alcuni meeting con i tecnici nerazzurri. Il nostro fiore all’occhiello, ci tengo a sottolinearlo, è l’attività di base: abbiamo numeri imponenti e l’interesse dei genitori e delle famiglie sta crescendo in modo esponenziale. L’obiettivo della società è proprio questo: curare bene l’aspetto formativo e alimentare “da sotto” il futuro della United Borgoricco Campetra. È proprio nelle fasce d’età più basse che stiamo investendo maggiormente le energie».
Che tipo di risposte ci sono dai tre paesi coinvolti dalla fusione della scorsa estate?
«Siamo contenti, perché i campanilismi si stanno progressivamente affievolendo e si inizia a capire la portata e la lungimiranza del progetto societario. Qui nessuno rinnega la storia: Borgoricco, Campetra e Virtus Agredo hanno avuto un passato importante e sono parte integrante di questa nuova realtà. Ogni domenica allo stadio riusciamo a portare 150/200 persone: sostenitori che vengono da Borgoricco, da Camposampiero e pure da Loreggia. Con le nostre formazioni giochiamo in sette campi diversi: sul piano logistico non è semplice, ma è anche un modo per far sì che tutti si sentano coinvolti. Di certo il sorriso delle persone è la cosa che ci gratifica di più: e, in questi mesi, di sorrisi e di pacche sulle spalle ce ne sono stati ogni giorno».