Ancora poche ore e la United Borgoricco Campetra alzerà ufficialmente il sipario sulla nuova stagione con il raduno della prima squadra.
I ragazzi si ritroveranno lunedì pomeriggio al «Mason» di Camposampiero agli ordini di mister Alessandro Bertan: la prima seduta di allenamento scatterà alle 18.45.
L’occasione è quindi propizia per dare un primo sguardo alla stagione che verrà: lo facciamo direttamente con le parole del presidente Massimo Poliero, carico a molla per l’inizio di un’altra avventura tutta da vivere.
«Una volta definita la conferma dello staff tecnico, l’obiettivo era portare a casa dei giocatori che ci aiutassero a crescere – afferma il patron rossobiancoblu – Non parlo solo di qualità tecniche, perché volevamo degli atleti che avessero già vinto dei campionati e che potessero quindi darci una mano in termini di mentalità e “approccio”, avendo già vissuto in prima persona determinate situazioni. Così abbiamo acquisito tre “over” che hanno già vinto il campionato di Eccellenza: Torregrossa lo ha fatto al Levico, con cui ha poi disputato un buon torneo di serie D, mentre Chinellato e Antonello ci sono appena riusciti con Villafranca Veronese e Giorgione. A questi abbiamo aggiunto i due portieri del 2004 e alcuni 2003 davvero promettenti. Come sempre la scelta tecnica è andata di pari passo a quella umana, visto che anche quest’anno sono arrivati dei ragazzi in gamba e delle brave persone. Fighera e Sartori, ad esempio, li conosco già da sette-otto anni e sono sicuro che ci daranno delle grosse soddisfazioni. Mancano ancora un paio di tasselli nei terzini, ma la rosa al 95% è fatta».
Che tipo di stagione dobbiamo aspettarci?
«Il nuovo format comporta un’Eccellenza molto più tosta e competitiva. Avremo tantissime partite, con trasferte più lunghe e impegnative e con diverse squadre che hanno già fatto intendere di puntare, senza mezzi termini, al salto di categoria. Penso ad esempio alla Clivense, al Treviso, all’Academy Plateola, al solito Sandonà o allo stesso Bassano, che vorrà riscattare la delusione dello scorso anno. Da parte nostra dovremo partire subito forte, mantenendo lo spirito e la cultura del lavoro che ci hanno sempre contraddistinto: siamo consapevoli che sarà più dura, ma sappiamo bene qual è il percorso da intraprendere».