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Focus settore giovanile: chiudiamo la rassegna con i Piccoli Amici 2015-2016 di Vittorio Brunello e Giovanni Scquizzato

Ultima tappa del lungo viaggio alla scoperta del nostro settore giovanile: oggi conosciamo più da vicino i Piccoli Amici 2015-2016 di Vittorio Brunello e Giovanni Scquizzato, che sudano e si divertono sui campi di Borgoricco e Loreggia.
Mister Brunello segue i mini-talenti di Borgoricco, che si allenano il lunedì e il giovedì agli impianti sportivi parrocchiali e che nei freddi mesi invernali lavorano al coperto nella palestra della frazione di San Michele.
Un gruppo coeso e affiatato di dieci unità: una bimba del 2014, sei ragazzini del 2015 e altri tre del 2016.
«Gestisco il gruppo insieme a Nicolaprecisa mister BrunelloSono tutti ragazzi vivaci e pieni di vita, con tanta voglia di imparare e divertirsi nel rispetto delle regole fondamentali di comportamento ed educazione. Generalmente in allenamento proponiamo subito una bella partitina libera, perché ci siamo accorti che consente loro di scaricare la tensione della giornata. Poi ci si concentra sugli obiettivi tecnici: guida e conduzione della palla, finte, controlli. Stesso discorso per i target tattici e fisici: corretta posizione del corpo, fantasia motoria, ricerca della precisione del gesto, passaggi, tiri in porta, situazioni di uno contro uno, due contro uno, due contro due o partitine tre contro tre. Dopo una partenza un po’ dura stanno crescendo tanto e si divertono. Nelle ultime partitine di campionato ho visto delle cose veramente belle, soprattutto per quanto concerne il giocare insieme».
Molto interessante e promettente anche il gruppo di Loreggia, con nove bimbi nati nel 2015 e nel 2016 che si divertono con mister Giovanni Scquizzato allo stadio di Loreggia.
«Cinque di loro sono alla prima esperienza, gli altri quattro c’erano già lo scorso annoprecisa l’allenatore rossobiancobluSiamo partiti dall’insegnamento dei movimenti di base e delle regole del calcio, che nel giro di pochi mesi sono state assimilate davvero bene: basti pensare che a volte correggono anche i più grandi, quando ad esempio battono male le rimesse laterali o quando le eseguono con i piedi. Ci alleniamo allo stadio insieme ai 2013-2014: logicamente non facciamo gli stessi loro esercizi, ma a volte li inseriamo in qualche uno contro uno o in alcune partitine. Ci siamo resi conto che i piccolini ci guadagnano sul piano dell’attenzione, perché vedono come si applicano i più grandi, e migliorano pure dal punto di vista tecnico, provando magari a giocare meglio o a effettuare un maggior numero di passaggi. Anche i Piccoli Amici hanno un loro campionato, dove ovviamente il risultato è l’ultimo degli obiettivi: sono felice di come si comportano e le altre squadre ci fanno spesso i complimenti. Durante il riscaldamento, ad esempio, facciamo due o tre giochi che ormai hanno assimilato e per i quali non hanno più bisogno di spiegazioni. Negli allenamenti cerchiamo di proporre tante partitine, perché è il modo più semplice per farli divertire e per aiutarli ad apprendere i concetti-base come il passaggio, il tiro o il dribbling. C’è anche un’altra cosa, infine, che mi fa particolarmente piacere: hanno imparato sin da subito a raccogliere il materiale, sia a fine allenamento che in partita. È un modo per farli responsabilizzare e crescere, specie sul piano del rispetto delle regole».

Mister Bertan: «Non si giocava da un mese e mezzo, eppure abbiamo dimostrato di essere ancora tosti e duri a morire»

Mister Alessandro Bertan analizza così lo 0-0 casalingo di ieri pomeriggio con il Camisano, che ha consentito alla United Borgoricco Campetra di rosicchiare un punticino all’Arcella capolista e di portarsi così a sole tre lunghezze dalla vetta.
«È stata una partita tosta, esattamente come quella dell’andata. Abbiamo affrontato una compagine allenata molto bene dall’amico Sabbadin. Ne è uscito un primo tempo piuttosto brutto, con un gioco maschio e frammentato che non ci ha permesso di esprimere il nostro solito calcio. La ripresa è andata decisamente meglio: siamo stati arrembanti, abbiamo creato tantissimo e il loro portiere ha salvato il risultato con due autentici miracoli. Ai ragazzi ho detto che non bisogna avere alcun rimpianto, perché ieri è mancato solo il gol. Aver mantenuto ancora la porta inviolata è un segnale importante: non si giocava da un mese e mezzo, eppure abbiamo dimostrato di essere ancora tosti e duri a morire. Ci sono stati molti risultati sorprendenti: basti pensare allo 0-3 dell’Arcella a Bassano, al pareggio del Giorgione con l’Abano o alle vittorie esterne di Albignasego e Scardovari contro Robeganese e Godigese. Avanti a testa bassa, pronti ad un’altra battaglia domenica a Noale».
La chiosa finale è del direttore sportivo Luigi Fautelli.
«Vedere le squadre avversarie esultare a fine gara per un pareggio è la migliore dimostrazione del livello che abbiamo raggiunto. Significa che iniziamo ad essere temuti e rispettati».

Tante occasioni, un incrocio dei pali e un portiere avversario saracinesca: United Borgoricco Campetra-Camisano 0-0

Va in archivio con un pareggio a reti inviolate il big-match della prima giornata di ritorno tra la United Borgoricco Campetra di Alessandro Bertan e il Camisano di Max Sabbadin.
Uno 0-0 che lascia parecchio amaro in bocca ai padroni di casa, vicinissimi al bersaglio grosso in almeno quattro occasioni e murati da un Mark Corà in giornata di grazia, ma che consente comunque di rosicchiare un punticino alla capolista Arcella, travolta sul campo del Bassano e ora distante solo tre lunghezze: nel mezzo resta il Giorgione, a -1 dalla vetta ma a sua volta fermato sul pari da un ottimo Abano.
La cronaca. United Borgoricco Campetra sugli scudi già nel primo tempo, con l’occasione più ghiotta che capita al bomber Edoardo Cappella: il centravanti rossobiancoblu si smarca benissimo ma non riesce a girare in porta un assist al bacio di Mirko Tessaro.
Nella ripresa sale in cattedra il neoacquisto Alessandro Tescaro (nella foto), che prima esalta i riflessi di Corà con una potente sassata e poi lo costringe ad un intervento da campione nell’andare a togliere dal «sette» una splendida conclusione mancina.
L’ex attaccante dell’Este è indemoniato e va ad un passo dal gol della vittoria con un sontuoso tiro a giro che si stampa all’incrocio dei pali a portiere battuto.
«Resta del rammarico per non essere riusciti a vincere, specie guardando anche la sconfitta dell’Arcellail commento a caldo del direttore sportivo Luigi FautelliGuardando il bicchiere mezzo pieno, abbiamo comunque guadagnato un punto. È stata una buona gara, contro un Camisano che si è confermato una compagine di livello. Nella ripresa li abbiamo schiacciati, segno che ci siamo e che abbiamo ricominciato il campionato con il piglio giusto. Dopo cinquanta giorni di stop non è facile, ci sono stati diversi risultati a sorpresa. Ma la squadra c’è».


UNITED BORGORICCO CAMPETRA-CAMISANO  0-0
UNITED BORGORICCO CAMPETRA:
Favarin, Girardi (26’ s.t. Regazzo), Molin (14’ s.t. Agostini), Sbrissa (14’ s.t. Fantinato), Donè, Zantomasi, Tescaro, Matteo Volpato, Cappella, Tessaro (32’ s.t. Vasic), Bruscaglin (26’ s.t. Zurlo). A disp. Niero, Marangoni, Nonnato, Fiorese. All. Alessandro Bertan.
CAMISANO: Corà, Anostini, De Stefani, Pavan, Chimento, Maistrello, Rampin (43’ s.t. Dal Brolo), Faggin, Rej Volpato, Baccarin (14’ s.t. Sciancalepore), Pavanello. A disp. Gamba, Midolati, Campesan, Michelini, Bigarella, Giaretta, Cristofani. All. Massimiliano Sabbadin.
ARBITRO: Scicolone di San Donà di Piave.
NOTE: Spettatori 180 circa. Ammoniti Molin, Regazzo, De Stefani, Pavan, Sciancalepore e Anostini. Recuperi: 2’ e 5’.

Focus settore giovanile: copertina ai Primi Calci 2014 di mister Dino Chioato

Nuova tappa del nostro viaggio alla scoperta del settore giovanile: oggi accendiamo i riflettori sui Primi Calci 2014 di mister Dino Chioato, che sudano e si divertono ogni mercoledì e venerdì al parrocchiale di Borgoricco.
Un gruppo coeso e affiatato di otto bambini, che l’allenatore rossobiancoblu presenta così.

«Come prima cosa abbiamo lavorato dal punto di vista percettivo, visivo, auditivo e della coordinazione. Una volta assimilati questi aspetti siamo passati alle prime esercitazioni di uno contro uno e di due contro uno, sempre proposte sotto forma di giochi con diverse varianti. Purtroppo, a causa delle croniche difficoltà legate al Covid, nell’ultimo mese sono rimasto a ranghi ridotti. Così ci siamo concentrati sulla conduzione della palla e sulla tecnica applicata. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma si sta già vedendo qualche buon risultato».

Nicola Niero: «Vogliamo dimostrare chi siamo e toglierci, magari, anche qualche sassolino dalle scarpe»

Un altro dei punti fermi della United Borgoricco Campetra è il portiere Nicola Niero, classe 2000, approdato a Borgoricco dal Treviso dopo essere cresciuto nelle giovanili di San Domenico Savio, Cittadella e Vigontina San Paolo.
L’estremo difensore rossobiancoblu analizza così il percorso della squadra.
«Personalmente sottolineerei il grande lavoro fatto dalla società negli ultimi quattro anni. È stata allestita una rosa che, a differenza di altre compagini, ha cambiato veramente poco: un gruppo cresciuto di stagione in stagione, un passo alla volta, anche grazie alla fiducia e alla tranquillità trasmessa dalla dirigenza. Ci siamo appena messi alle spalle un girone di andata molto positivo, visto che siamo riusciti ad imporre il nostro gioco anche con le “big”: il tutto nonostante nessuno, alla vigilia, ci indicasse tra le favorite. Il merito è della società, dello staff e di tutti i miei compagni, che in settimana danno il cento per cento in ogni allenamento proprio per arrivare alla domenica con l’obiettivo comune della prestazione e del bel gioco».
Con quali aspettative ci si affaccia al girone di ritorno?
«Veniamo da un periodo di stop in cui il Covid e l’assenza della consueta partita domenicale ci hanno fatto mancare un po’ di sensazioni e di emozioni. Ora sta a noi dimostrare di che pasta siamo fatti. Ci attendono tredici gare di fuoco, che dovremo giocare come fossero altrettante finali. Vogliamo dimostrare chi siamo e toglierci, magari, anche qualche sassolino dalle scarpe».

Filippo Favarin: «Siamo molto uniti e vogliamo tutti il bene della squadra prima di quello individuale»

Uno dei tantissimi giovani che la United Borgoricco Campetra ha in rampa di lancio è il portiere Filippo Favarin, classe 2002, approdato in rossobiancoblu dopo le precedenti esperienze con Arzerello e Vigontina San Paolo.
Insieme a Nicola Niero, Pippo forma una coppia di estremi difensori molto affidabili per la categoria.

«Per noi è stato un girone di andata più che positivole parole del diretto interessatoSiamo riusciti a piegare ottime squadre e abbiamo dimostrato a tutti che ci siamo anche noi a lottare per qualcosa di importante. Questo gruppo ha delle qualità non indifferenti e cercheremo di metterle in mostra anche al ritorno. Vogliamo continuare a sorprendere in positivo: andremo in battaglia ogni domenica, per dimostrare che meritiamo una posizione in classifica che ci siamo guadagnati con tanta fatica ma anche con gioia ed entusiasmo».
Qual è l’arma in più della United Borgoricco Campetra?
«Mi allineo a quanto detto dai compagni nelle recenti interviste. Qui a fare la differenza è il gruppo. Siamo molto uniti e vogliamo tutti il bene della squadra prima di quello individuale, io compreso. Tocchiamo con mano la fiducia della società e del mister, che ha costituito un’ulteriore spinta per fare bene. Dobbiamo continuare su questa strada e puntare sempre più in alto. Non sarà facile, ma è così che si ottengono i grandi risultati».

Focus settore giovanile: ecco i Primi Calci 2014 di mister Tommaso Riello

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta del settore giovanile: oggi conosciamo più da vicino i Primi Calci 2014 di mister Tommaso Riello, che si allenano a Loreggia e disputano le partitine casalinghe al Comunale di Rustega.
«Ho a disposizione un bel gruppo di quattordici bambinispiega l’allenatore rossobiancoblu, laureato in Scienze MotorieSono tutti molto affiatati tra loro e sempre presenti al campo, nonostante le mille difficoltà del periodo. Il lavoro impostato insieme agli altri tecnici sta funzionando bene: i bimbi imparano e migliorano, sono volenterosi e si divertono sempre. Ed è questa, come sappiamo, la cosa più importante. Il livello generale è già molto buono e in campo si respira un clima positivo e stimolante. Speriamo di tornare prima possibile a giocare e a confrontarci con le altre squadre, per poterci nuovamente divertire tutti insieme».

Alberto Galliot: «Si respira un clima speciale. Si sta bene in gruppo e c’è tanta voglia di andare lontano»

Una delle poche note stonate dello strepitoso girone di andata della United Borgoricco Campetra riguarda il brutto infortunio che ha messo ko il terzino sinistro Alberto Galliot, che a novembre ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Una mazzata tremenda per il jolly difensivo rossobiancoblu, classe 1996, che aveva pagato dazio con lo stesso infortunio anche durante la sua lunga militanza al Campodarsego: cresciuto nelle giovanili biancorosse fino all’esordio in prima squadra a soli 17 anni, alle dipendenze del presidente Daniele Pagin ha vinto un campionato di Eccellenza (con tanto di Coppa Italia regionale) e i playoff di serie D.
«Sono qui da cinque anni e abbiamo fatto veramente passi da gigante le parole di Alberto All’inizio si lottava per la salvezza, ora si punta a qualcosa di importante. Già nella stagione interrotta dal primo lockdown avevamo fatto vedere grandi cose, con la squadra che provava a vincere e ad imporre il suo gioco su tutti i campi e contro qualsiasi avversario. Lo scorso anno, pur disputando solo poche giornate, eravamo a ridosso della capolista e quest’anno la crescita si è ulteriormente consolidata: segno che se si crede in ciò che si fa e se si prova a mettere in campo le indicazioni del mister, allora ci sono tutte le carte in regola per togliersi delle grandi soddisfazioni. Tra gli addetti ai lavori non siamo mai stati “considerati”, di noi si parla solo adesso perché siamo là davanti. Sono certo che ce la giocheremo fino in fondo».
Qual è il segreto della United Borgoricco Campetra?
«Malgrado l’infortunio sono sempre al campo per seguire gli allenamenti. Si respira un clima speciale: si vede che si sta bene in gruppo e che c’è tanta voglia di andare lontano. Chi gioca riesce sempre a dare il cento per cento. E i risultati si vedono».
Dopo l’infortunio, la squadra e la società ti sono sempre rimaste vicino.
«Dirigenti, staff e compagni hanno fatto un gesto meraviglioso, che porterò nel cuore per tutta la vita. La maglietta personalizzata che mi hanno dedicato a Bassano mi ha fatto emozionare. Forse il mio infortunio ha cementato ancora di più un gruppo già stupendo: sta di fatto che non abbiamo più perso, sfoderando una serie di prestazioni davvero incredibili. Il mio recupero? Dovevo operarmi già a gennaio: purtroppo ho pure avuto il Covid e l’intervento è slittato a febbraio. Di certo darò l’anima per arrivare al top già a luglio-agosto e iniziare a mille la nuova stagione».

Matteo Bruscaglin: «Nessuno ci ha mai indicato tra le favorite. Questo è sempre stato uno stimolo enorme»

Un altro dei giovani talenti messi in luce nel girone di andata della United Borgoricco Campetra è l’esterno offensivo Matteo Bruscaglin, classe 2002, approdato in rossobiancoblu la scorsa estate dopo la trafila nel vivaio della Piovese e il recente biennio nelle file del Padova con le formazioni Berretti e Primavera.
«Eravamo convinti fin dall’inizio di avere un’ottima squadra e siamo stati bravi a dimostrarlo anche con i fattile parole del diretto interessatoNessuno ci ha mai indicato tra le favorite: questo è sempre stato uno stimolo enorme, per fare meglio e dare anche più del massimo. Personalmente sono abbastanza contento di ciò che ho fatto: il gol al Bassano, squadra di grande blasone che punta a vincere il campionato, è certamente motivo di orgoglio e di soddisfazione. Devo ancora crescere sul piano della gestione e imparare a conoscermi meglio: ho saltato le prime tre gare per una distorsione e le ultime per uno stiramento. Voglio iniziare a capire il mio corpo per prevenire ulteriori stop. Quanto alla squadra, non ho dubbi: faremo bene anche nel girone di ritorno e ce la giocheremo fino in fondo».

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